HO SETE A MILANO

Questo post rappresenta un invito accorato: prendete una bottiglia vuota, una tanica, un innaffiatoio, qualsiasi cosa. Riempitelo d’acqua. Date da bere alle piante per strada! Fatelo. Sarete contenti, dopo, capirete. Se vi guardate intorno ne potete vedere un sacco in sofferenza idrica – ovunque. Anche alberi adulti, gia’ ambientati, forti, che perdono le foglie. Un esempio: gli aceri di Piazza Archinto. Un altro: il bellissimo filare di Ginkgo lungo la Palmanova. Ogni volta che lo guardo penso: che bello sara’ fra vent’anni. Ma se va avanti cosi’ no, non lo sara’. Ci sono alberi che non hanno piu’ foglie verdi, tutte secche e bruciate. Per non parlare degli arbusti… Piante tristi, polverose, in poche parole… morenti. Nessuno lo dice, ma a Milano c’e’ la siccita’. E’ buffo. O bizzarro. O terribile. Nessuno se ne convince.

Se vi sembra che stia piovendo in questi ultimi giorni, pensateci bene, NO, non sta piovendo, cade qualche goccia qua e la’ ma non fa neppure in tempo a lasciare micro pozzanghere. Evapora in due secondi, non tocca terra, non disseta. Il vento e’ bello – gia’ – bellissimo – e almeno spazza via lo smog, ma non fa che asciugare ulteriormente. Non vi sembra assurdo? La citta’ e’ attraversata da nuvole nere e gonfie ormai da giorni, ma niente. Non cade. Non piove. Vorrei chiedere a Luca Mercalli: Perche’? E’ la fine del mondo? Forse, chissa’. Piove ovunque, anche tutt’intorno alla citta’, ma non qui. Perche’?

L’ultima pioggia vera, che ha bagnato e dissetato, risale al 29 aprile.

Se vi sembra tutto campato in aria, andate a guardare le statistiche dell’Osservatorio Agroclimatico UCEA sull’Italia Nord Occidentale…

Maggio 2009, precipitazioni: meno 79.4 rispetto alla media climatica (Le medie climatiche sono riferite al periodo
temporale compreso tra il 1951 e l’ultimo anno solare)

Ci sono state precipitazioni sotto la media anche a giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre 2008 e gennaio 2009. Ci sono stati anche mesi più piovosi della media, è vero… ma ora è secco e siccitoso.

Quindi bagnate, bagnate, bagnate. Sceglietene una, la pianta sotto casa, davanti al posto in cui lavorate, dove vi pare, ma non abbandonatela! Magari riuscite a farle passare questo brutto momento e farla arrivare quasi illesa alle prossime piogge (se e quando arriveranno).

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